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SANTITA' E TRADIZIONE

[…] I casi clamorosi e spettacolari di esorcismo entrano subito nella favola, sull’onda mobile e inquietante del “si dice”. Il meraviglioso sacro sembra allora avvolgere il paese, seminando terrore e stupore. Le cronache dedicano molta attenzione ai fatti straordinari, quali la forza prodigiosa che agita i corpi invasi dal demonio, i fenomeni di chiaroveggenza, ma soprattutto agli eventi più vistosi e spettacolari, quali i discorsi visionari di tale Matteo Lamberti e il volo di Assunta Adelizzi nel 1948. […] Invece di mediare il rapporto con la parte oscura di sé e integrarla nella persona, vivificando la vita al contatto con le sue radici profonde, il processo esorcistico la espelle dall’orizzonte della coscienza. Se all’origine della possessione c’è il disagio che nasce dal conflitto familiare e sociale, l’esorcismo cristiano ha elaborato gli strumenti culturali per dare di esso una lettura in chiave mitico-religiosa e prospettare una soluzione attraverso il rito: il disagio viene trasposto in dramma religioso, diventa lotta tra il Bene e il Male, il Diavolo e Dio, attraverso il suo rappresentante terreno, il prete. […] DOMENICO SCAFOGLIO, SIMONA DE LUNA

[…] Per il colore olivastro del volto i suoi fedeli diedero alla Madonna l’affettuoso appellativo di Mamma Schiavona, in cui si combinano insieme stati affettivo-emotivi peculiari del rapporti del figlio con la madre, con la particolare caratterizzazione del colorito scuro che la rende simile a una schiava, a una contadina, perciò più vicina al mondo popolare.[…] Anzi il colorito scuro, gli occhi neri diventano essi stessi segno di bellezza nei canti con cui i pellegrini compivano la salita della montagna e si trattenevano poi negli spazi sacri. […] Alla cintura della Madonna è attribuito un particolare potere taumaturgico: da Maria si invocava la fertilità, e in particolare dalle Madonne nere. Vari santuari si vantavano di possedere la reliquia della cintura della Madonna, tra cui la cattedrale di Prato, ma anche chiese di Parigi, Chartres, Costantinopoli, Le Puy e Assisi. La cintura è chiaramente collegata alla fecondità: nodi e cinture nel mondo romano presupponevano cerimonie di legamento e scioglimento, al matrimonio la ragazza si presenta legata, al marito tocca il compito di scioglierla. Con il cristianesimo di diffonde l’uso che la donna incinta si leghi con cinture benedette, considerate una protezione durante la gravidanza, per poi toglierle al momento del parto, collegamento rimasto nelle lingue romanze nei termini incinta e enciente. […]

GIANFRANCA RANISIO

Questi brani sono tratti dal libro
Santità e tradizione - a cura di Luigi M. Lombardi Satriani, MELTEMI EDITORE, 2000

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