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I RITI DI PASSAGGIO

[…] “ Si noterà che abitualmente solo la porta principale - sia perché consacrata da un rito speciale, sia perché orientata in una direzione favorevole - è il luogo dei riti di ingresso e di uscita; le altre aperture non hanno questo carattere di margine tra il mondo familiare e il mondo esterno. (…) di qui anche il costume di far uscire i defunti dalla porte posteriore o dalla finestra; di qui ancora l'usanza di lasciare entrare e uscire la donna in gravidanza o nel periodo mestruale soltanto dalla porta secondaria; di qui infine la consuetudine di far entrare il cadavere dell'animale sacro esclusivamente dalla finestra o attraverso una breccia. Questi riti hanno lo scopo di non contaminare un passaggio che deve rimanere libero, una volta che è stato reso tale con riti speciali; analogamente non si può sputarvi o camminarvi sopra. (…) In ogni caso, per comprendere i riti relativi alla soglia, è opportuno ricordare che la soglia non è che un elemento della porta e che la maggior parte di questi riti deve essere considerata nel senso immediato e materiale di riti di ingresso, di attesa e di uscita, vale a dire, di riti di passaggio." […]

[...] "L'uso del velo. "Perché, si era chiesto Plutarco, ci si vela il capo per adorare le divinità?" La risposta è semplice: per separarsi dal profano - la vista infatti è già di per sé un contatto, come si è detto a proposito dei Shammar - e per vivere soltanto nel mondo sacro. Nell'adorazione, nel sacrificio, nei riti del matrimonio ecc. il "velamento" è temporaneo. In altri casi però la separazione o l'aggregazione e entrambe sono definitive. Tale è i l caso delle donne musulmane, delle ebree di Tunisi,ecc: esse, appartenendo per un aspetto alla società sessuale e per l'altro ad una società familiare determinata, devono isolarsi dal resto del mondo, riparandosi con un velo. Analogamente nel cattolicesimo, passare dallo stato liminare (noviziato) allo stato di aggregazione definitivo alla comunità, viene identificato con l'espressione "prendere il velo".”. [...]

 

Questi brani sono tratti dal libro
I riti di passaggio
Arnold Van Gennep - UNIVERSALE BOLLATI BORINGHIERI
BOLLATI BORINGHIERI, 2007

 

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