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Pulcinella

PULCINELLA
La misteriosa maschera della cultura europea
HETTY PAËRL

Il legame di Pulcinella con Dioniso va molto oltre il vino e il corno: comprende anche la maschera. Secondo la leggenda della venditrice di pesce Pulcinella è nato con una voglia di vino sulla parte superiore del volto e da lì è originata la sua mezza maschera nera. L'elemento fallico è un'altra caratteristica che unisce Pulcinella e Dioniso. Nelle feste della vendemmia in onore di Dioniso si teneva una processione, il Komos, in cui persone mascherate e ballerini portavano in giro un fallo. Dioniso era all'origine un dio fallico: suo figlio Priapo, con cui viene a volte identificato, è l'incarnazione del fallo. Uno dei miracoli di Dioniso è la sua rinascita, che avviene presso di lui non una, ma molte volte. Pulcinella può competere con lui, anche se con lui si deve sempre prima pensare ad uno scherzo. Nel teatrino dei burattini viene ogni volta minacciato dalla morte. "Sono morto?" si chiede quando giace senza vita sul palco. "Assolutamente morto" risponde colui che dopo un duello coi randelli gli ha sferrato il colpo mortale. E allora in Pulcinella tornano le forze vitali, si alza e dà una bella lezione al suo persecutore. I suoi persecutori sono personificazioni del male, la vittoria di Pulcinella è una vittoria morale. Quando poi si presenta un altro nemico, ecco che si prepara una ennesima rinascita.

…La salvezza deve giungere dal Bambinello nato nella mangiatoia, ma qualcosa o qualcuno che allontani l'influsso del malocchio non può che essere d'aiuto. Il quotidiano si unisce al fantastico, l'elemento pagano si fonde con quello cristiano senza fatica. Le statuine di Pulcinella stanno fra le figure del presepe come se nulla fosse. Si vedono Pulcinelli che mangiano pizza o spaghetti, che bevono vino, Pulcinelli con la chitarra, la tromba, il tamburello, il putipù, o altri strumenti della musica popolare. […] Il presepe nel gergo popolare si chiama lo scoglio ( la roccia). Nella roccia ci sono tre grotte: in quella centrale c'è il Bambinello nella mangiatoia, con a sinistra ( rispetto allo spettatore) Giuseppe, il bue e il sole. A destra ci sono Maria, l'asino e la luna. Nella grotta di destra c'è un macellaio, in quella a sinistra c'è la CANTINA (osteria) - la scritta N rovesciata. Il macellaio e l'oste sono travestimenti del diavolo, rappresentato dal rosso della carne e del vino

 

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Questo brano è stato tratto dal libro
HETTY PAËRL
PULCINELLA, La misteriosa maschera della cultura europea
APEIRON, 2002

 

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