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I morti e il grano
La Settimana santa è dunque il luogo e il tempo del ritorno e del passaggio, è l'ultima festa della Terra e dei Morti, è la prima festa degli dei celesti. [...]” “[...] La semina è dunque indissolubilmente correlata al culto delle divinità ctonie e dei morti. Le cerimonie del primo e del due novembre, rispettivamente Ognissanti che rendeva onore a tutti i martiri e i santi della Chiesa e la Commemorazione dei defunti cristiani ancora in Purgatorio, al pari di altre importanti del tardo calendario cristiano, furono istituite tardivamente. La festa di Ognissanti, introdotta in Occidente da papa Bonifacio IV alla fine del VI secolo e fissata al 13 maggio in contrasto ai Lemuria latini, si cominciò a celebrare il primo novembre nel regno dei Franchi nel IX secolo su iniziativa di papa Gregorio IV diffondendosi lentamente nell'Europa cristiana. Fu invece nella prima metà dell'XI secolo che papa Giovanni XIX, sulla scorta dell'abate di Clury, Odilone, si risolse a istituire la Commemorazione dei defunti il 2 novembre come cerimonia distinta ma correlata a quella di Tutti i santi. L'istituzione fu rapidamente accolta da altre istituzioni religiose e comunità ecclesiastiche sicuramente anche come strumento utile a combattere il persistere di ritualità precristiane caratterizzate dal culto dei defunti. [...]”
Questi brani sono
tratti dal libro ------------------------ ------------------------ Per saperne di più: Tarantismo e NeoTarantismo
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