Tarantula Rubra chi è? |
GENTE
DELL'OMBRA
1) la tarantola aggredisce la sua vittima, come fa uno spirito (djinn) malefico nel Maghreb quando attacca e possiede la sua vittima. In Italia, come in Maghreb, lattacco spesso avviene in un momento difficile dellesistenza, in una particolare fase di transizione, quando il cambiamento inevitabile rende più vulnerabile lindividuo: nella pubertà, durante la gestazione, o un lutto, o durante un viaggio in un paese lontano. Laggressore preferisce proprio quel momento; ma colpisce anche qualora sia stato offeso, lui o un membro della sua famiglia. Lincidente succede, ad esempio, quando, disgraziatamente venga ucciso un ragno, che la madre e la figlia vendicheranno ( nel Salento), o quando (in un paese del Maghreb) sia stata versata acqua bollente in un luogo abitato da un djinn. 2) Nei rituali di transe i colori assumono
un ruolo importante: 3) Si diceva che la tarantola, mordendo la
sua vittima, emettesse un suono o una musica, e che bisognasse prima di
tutto identificare quel suono. Era la divisa della tarantola.
In Marocco, con il termine Melk si indica sia lo spirito possessore sia
la sua divisa musicale. 4) La visita ai santuari è pratica
comune ai due sistemi: nel tarantismo la visita di san Paolo a Galatina;
nel Maghreb la visita dei santuari (marabut). Queste visite hanno un ruolo
terapeutico. Nel Maghreb è tradizione che un malato, o un suo rappresentante,
trascorra la notte nel santuario, nellattesa di un sogno o di una
visione, che alla fine darà luogo a uninterpretazione: linterpretazione
ha come fine la diagnosi, con la relativa prescrizione del comportamento
da assumere. 5) Cè un altro punto di raffronto
fra la tarantola mitica del Salento e gli esseri soprannaturali del Maghreb,
che possono possedere la gente. Il raffronto si riferisce alla personalità
che viene loro attribuita: 6) Cè una somiglianza impressionante tra la grazie di san Paolo e la baraka dei santi musulmani. San Paolo di Galatina concede la grazia: enunciato nel linguaggio cristiano, il potere protettore del santo assume un significato immediatamente accessibile a tutti. Ma nello stesso tempo è limitato. Per ampliare il concetto bisogna riferirsi alla nozione di baraka, che designa la forza attribuita nellIslam popolare ai santi protettori. La baraka è collegata sia alla persona del santo, sia alla sua discendenza. Si tratta di una forza che protegge, guarisce, e può rendere invincibili. È la stessa qualità magico-religiosa che la gente della tarantola attribuisce a san Paolo, il marabut di Galatina [ ] Leggi l'addio a Georges Lapassade
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