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Danzimania

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[…] In particolare la tarantella di Foriano Pico, che precede di circa quarant'anni quelle pubblicate dal gesuita tedesco Kircher, rimane, al momento, uno dei documenti più rari e interessanti a noi pervenuti, non solo per la sotria della musica, ma anche per quella della danza. Purtroppo non abbiamo notizie certe sull'autore, ma sappiamo che si esibiva nelle città di Firenze e Napoli e che era attivo alla fine del '500, proprio in coincidenza con le danze dei tarantati di Venosa (Bruno), quelle riferite dal Galateo, dal Marciano e da Epifanio Ferdinando nelle Puglie. Il nome tarantella, riferito alla musica, è apparso per la prima volta proprio nella intavolutura trascritta da Foriano Pico nel 1608. Questo ci porta a credere che in quel tempo esistessero diverse tarantelle, o arie musicali (o clausole armoniche), che costituivano una grande famiglia musicale di tarantelle, utilizzate e diffuse dai musicisti girovaghi, retribuiti, sia per risanare i tarantati, sia per allietare le feste o per animare gli spettacoli popolari.

GIORGIO DI LECCE

Non erano ancora dissipati gli affanni che derivarono dalla Morte Nera ed i tumuli di tanti milioni appena avvallati; allorché in Germania una strana mania investì gli animi, ed in onta alla natura divina dell'uomo, strascinò corpo ad anima nel magico potere di una infernale superstizione. Una convulsione, uno spasimo investiva stranamente il corpo, e per ben oltre due secoli eccitò lo stupore dei contemporanei; e dopo quella epoca non si fece più vedere. Venne dessa appellata il ballo di S. Giovanni, ovvero di S. Vito, e ciò per i salti con cui gli ammalati a guisa di baccanti, uniti in orde selvagge, schiamazzando, e colla schiuma alla bocca, offrivano l'aspetto di ossessi. Non rimase dessa limitata ad alcuni luoghi, ma favorita dal modo di pensare allora predominante, si diffuse in tutta la Germania e nelle conterminanti regioni del nord-ovest, quasi diabolica malattia popolare. (…) si diffuse in pochi mesi da Aquisgrana dov'era comparsa in luglio nei vicini Paesi Bassi. In Luttich ( Liegi), Utrecht, Tongern, ed in parecchie altre città del Belgio comparvero i ballerini di S. Giovanni con ghirlande in testa, e col ventre stretto da panni, onde trovar pronto sollievo.

JUSTUS F.K. HECKER

www.besaeditrice.it

 

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Questi brani sono stati tratti dal libro "Danzimania", se vuoi leggere altri testi, torna... in transe!

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